Ping monitor

Nel caso si voglia monitorare il cambiamento di un determinato IP uno script come il seguente potrebbe essere utile:

#!/bin/bash
while sleep 60
do
	mon2="$mon1"
	mon1=""
	ping -c 2 192.168.1.1 > /dev/null && mon1="$mon1 IP1 ON\n" || mon1="$mon1 IP1 OFF\n"
	ping -c 2 192.168.1.2 > /dev/null && mon1="$mon1 IP2 ON\n" || mon1="$mon1 IP2 OFF\n"
	ping -c 2 192.168.1.3 > /dev/null && mon1="$mon1 IP3 ON\n" || mon1="$mon1 IP3 OFF\n"
	ping -c 2 192.168.1.4 > /dev/null && mon1="$mon1 IP4 ON" || mon1="$mon1 IP4 OFF"
	if ! [[ "$mon1" == "$mon2" ]]
	then
		notify-send -i xfpm-brightness-lcd-invalid -t 300000 "IP Warning" "$mon1"
	fi
done

Condivisione cartella tramite Apache

Per condividere una cartella tramite Apache2 Webserver abilitare il seguente modulo:

a2enmod autoindex

quindi editare il seguente file:

nano /etc/apache2/mods-enabled/alias.conf

e aggiungere la cartella con la sintassi:

Alias "/nomecartella" "/percorso/cartella"

        Options Indexes FollowSymLinks
        AllowOverride None
        Order allow,deny
        Allow from all

prestando attenzione di rimanere all’interno del tag IfModule.
Riavviare apache2 con:

/etc/init.d/apache2 restart

A questo punto la cartella sarà visibile all’indirizzo:

http://192.168.x.x/nomecartella

Opzionalmente è possibile creare un file /var/www/index.hml contenente:

<html>
<head>
<meta HTTP-EQUIV="REFRESH" content="0; url=/nomecartella">
</head>
</html>

per avere un reindirizzamento automatico alla cartella.

In caso di voglia cambiare l’aspetto del sito è possibile specificare nel file /etc/apache2/mods-enabled/autoindex.conf i seguenti paraametri:

IndexOptions FancyIndexing VersionSort SuppressDescription FoldersFirst XHTML HTMLTable NameWidth=* IgnoreCase SuppressRules IconHeight=50 IconWidth=50
IndexStyleSheet "/style.css"
HeaderName "/header.html"
ReadmeName "/footer.html"

Il contenuto dei suddetti file potrebbe essere ad esempio il seguente:
Il file /var/www/style.css

html {
        margin: 0;
        padding: 0;
        background:#000000
}

body {
        font-family: sans;
        font-size: 200%;
        color: #FFFFFF;
}

h1 {
        text-align:center;
        background: #89aed6;
        padding: 10px;
}

table {
        width: 95%;
        margin: 10px auto;
        text-align: left;
}

a:link {
        color:#FFFFFF;
}

a:visited {
        color:#808080;
}

Il file /var/www/header.html

<html>
<head>
</head>
<body>
<h1>.: Index of Webserver :.</h1>

Il file /var/www/footer.html

</body>
</html>

Migrare da ext3 ad ext4

Debian stable al momento si installa formattando il disco primario in ext3, se si vuole passare ad ext4 in un secondo momento, allora procedere come segue:

Scaricare una distribuzione live tipo SystemRescueCD ed avviarla da CD.
Una volta giunti alla console, montare il disco che vogliamo convertire, ad esempio con:

mount -t ext3 /dev/sda1 /mnt/backup

A questo punto, se il disco è quello corretto, editare il file delle partizioni con:

nano /mnt/backup/etc/fstab

e qui cambiare la riga del primo disco da ext3 ad ext4.
Ora è possibile smontare il disco con:

umount /mnt/backup

Quindi convertire il disco con il seguente comando:

tune2fs -O extents,uninit_bg,dir_index /dev/sda1

e subito dopo lanciare una scansione con:

fsck.ext4 -yfD /dev/sda1

Infine riavviare il sistema normalmente.

Cambiare icona a Lightdm

Per alcune versioni di lightdm il parametro logo da inserire in lightdm-gtk-greeter.conf non funziona.
Una soluzione per aggirare il problema è andare a cambiare l’icona direttamente dentro al programma, per farlo eseguire da root quanto segue.

Copiare un’icona in formato png di dimensioni 64×64 nella cartella:

/usr/share/icons/hicolor/64x64/devices/logo.png

in questo caso chiamata logo.png

Lanciare il seguente comando:

gtk-update-icon-cache /usr/share/icons/hicolor

Editare il file greeter.ui:

nano /usr/share/lightdm-gtk-greeter/greeter.ui

Cercare la parte relativa ad “image1″ e cambiare il parametro name=”icon_name” da “computer” a “logo”

Installazione WordPress su Debian Testing

Di seguito i pochi passaggi per un installazione di WordPress su Debian Testing, nel caso in cui si debba approntare questo genere di webserver.

Innanzitutto per risolvere al meglio le dipendenze, conviene installare il modulo php5 di apache2 con il seguente comando:

sudo aptitude install libapache2-mod-php5

questo provvederà ad installare php5 e apache2 come dipendenze.
Il passo successivo sarà installare il pacchetto mysql-server con il solito:

sudo aptitude install mysql-server

Infine installare il pacchetto phpmyadmin:

sudo aptitude install phpmyadmin

Questo pacchetto richiede un paio di parametri in fase di installazione, si scelga apache2 come webserver, rispondere “si” alla configurazione di phpmyadmin tramite dbconfig-common e ovviamente inserire la password dell’amministratore del database.

A questo punto digitando l’ip della macchina sul browser (nel caso siamo il locale http://localhost) dovremmo ottenere risposta da apache “It’s works!”. Mentre aggiungendo phpmyadmin (http://localhost/phpmyadmin) si dovrà ottenere la pagina del gestore. Qui è possibile accedere via root ed andare a creare un utente, associato al suo db, apposito per wordpress.

Per fare questo bisogna andare su “Privilegi” nel menu in alto, poi “Aggiungi un nuovo utente” e qui inserire i seguenti parametri:

Nome utente: wordpress (un nome vale l'altro, ma questo è mnemonico)
Host: localhost (in quanto la connessione è interna al server)
Genera password: genera (ricordandoci di copiarcela negli appunti)
Quindi spuntare "Crea un database con lo stesso nome e concedi tutti i privilegi"
Crea

a titolo di verifica scollegarsi da phpmyadmin e ricollegarsi con l’utente wordpress appena creato, per verificare che il tutto sia andato a buon fine.

Scaricare wordpress, opzionalmente anche in italiano, dal sito wordpress.org tramite il pacchetto tar.gz fornito in download. Se la cosa viene fatta da console copiare il link e recuperarlo con wget e poi decomprimerlo in /var/www nel seguente modo:

su (nel caso non si sia root)
cd /var/www
wget http://it.wordpress.org/wordpress-3.5.1-it_IT.tar.gz (nel caso di questa versione)
tar xvf wordpress-3.5.1-it_IT.tar.gz

questo creerà una cartella wordpress, al quale dovrà appartenere all’utente/gruppo www-data cosa che andrà fatta con il comando:

chown www-data:www-data -R wordpress

NB: il file tar.gz può ora essere rimosso con un:

rm wordpress-3.5.1-it_IT.tar.gz

Ora che wordpress è installato sarà configurato tramite la sua interfaccia web, digitare quindi l’indirizzo ip seguito da /wordpress (http://localhost/wordpress) e cliccare “Crea un file di configurazione”. La compilazione del forum successivo dovrà essere compilata come segue:

Nome database: wordpress
Nome utente: wordpress
Password: quella copiata prima
Host: localhost (essendo sempre mysql nello stesso server)
Prefisso tabella: _wp
Esegui ed installa.

Giunti a questo punto l’installazione è completata e il sito in wordpress pronto per essere creato.