Archive for the ‘Server’ Category

Condivisione cartella tramite Apache

Per condividere una cartella tramite Apache2 Webserver abilitare il seguente modulo:

a2enmod autoindex

quindi editare il seguente file:

nano /etc/apache2/mods-enabled/alias.conf

e aggiungere la cartella con la sintassi:

Alias "/nomecartella" "/percorso/cartella"

        Options Indexes FollowSymLinks
        AllowOverride None
        Order allow,deny
        Allow from all

prestando attenzione di rimanere all’interno del tag IfModule.
Riavviare apache2 con:

/etc/init.d/apache2 restart

A questo punto la cartella sarà visibile all’indirizzo:

http://192.168.x.x/nomecartella

Opzionalmente è possibile creare un file /var/www/index.hml contenente:

<html>
<head>
<meta HTTP-EQUIV="REFRESH" content="0; url=/nomecartella">
</head>
</html>

per avere un reindirizzamento automatico alla cartella.

In caso di voglia cambiare l’aspetto del sito è possibile specificare nel file /etc/apache2/mods-enabled/autoindex.conf i seguenti paraametri:

IndexOptions FancyIndexing VersionSort SuppressDescription FoldersFirst XHTML HTMLTable NameWidth=* IgnoreCase SuppressRules IconHeight=50 IconWidth=50
IndexStyleSheet "/style.css"
HeaderName "/header.html"
ReadmeName "/footer.html"

Il contenuto dei suddetti file potrebbe essere ad esempio il seguente:
Il file /var/www/style.css

html {
        margin: 0;
        padding: 0;
        background:#000000
}

body {
        font-family: sans;
        font-size: 200%;
        color: #FFFFFF;
}

h1 {
        text-align:center;
        background: #89aed6;
        padding: 10px;
}

table {
        width: 95%;
        margin: 10px auto;
        text-align: left;
}

a:link {
        color:#FFFFFF;
}

a:visited {
        color:#808080;
}

Il file /var/www/header.html

<html>
<head>
</head>
<body>
<h1>.: Index of Webserver :.</h1>

Il file /var/www/footer.html

</body>
</html>

Installazione WordPress su Debian Testing

Di seguito i pochi passaggi per un installazione di WordPress su Debian Testing, nel caso in cui si debba approntare questo genere di webserver.

Innanzitutto per risolvere al meglio le dipendenze, conviene installare il modulo php5 di apache2 con il seguente comando:

sudo aptitude install libapache2-mod-php5

questo provvederà ad installare php5 e apache2 come dipendenze.
Il passo successivo sarà installare il pacchetto mysql-server con il solito:

sudo aptitude install mysql-server

Infine installare il pacchetto phpmyadmin:

sudo aptitude install phpmyadmin

Questo pacchetto richiede un paio di parametri in fase di installazione, si scelga apache2 come webserver, rispondere “si” alla configurazione di phpmyadmin tramite dbconfig-common e ovviamente inserire la password dell’amministratore del database.

A questo punto digitando l’ip della macchina sul browser (nel caso siamo il locale http://localhost) dovremmo ottenere risposta da apache “It’s works!”. Mentre aggiungendo phpmyadmin (http://localhost/phpmyadmin) si dovrà ottenere la pagina del gestore. Qui è possibile accedere via root ed andare a creare un utente, associato al suo db, apposito per wordpress.

Per fare questo bisogna andare su “Privilegi” nel menu in alto, poi “Aggiungi un nuovo utente” e qui inserire i seguenti parametri:

Nome utente: wordpress (un nome vale l'altro, ma questo è mnemonico)
Host: localhost (in quanto la connessione è interna al server)
Genera password: genera (ricordandoci di copiarcela negli appunti)
Quindi spuntare "Crea un database con lo stesso nome e concedi tutti i privilegi"
Crea

a titolo di verifica scollegarsi da phpmyadmin e ricollegarsi con l’utente wordpress appena creato, per verificare che il tutto sia andato a buon fine.

Scaricare wordpress, opzionalmente anche in italiano, dal sito wordpress.org tramite il pacchetto tar.gz fornito in download. Se la cosa viene fatta da console copiare il link e recuperarlo con wget e poi decomprimerlo in /var/www nel seguente modo:

su (nel caso non si sia root)
cd /var/www
wget http://it.wordpress.org/wordpress-3.5.1-it_IT.tar.gz (nel caso di questa versione)
tar xvf wordpress-3.5.1-it_IT.tar.gz

questo creerà una cartella wordpress, al quale dovrà appartenere all’utente/gruppo www-data cosa che andrà fatta con il comando:

chown www-data:www-data -R wordpress

NB: il file tar.gz può ora essere rimosso con un:

rm wordpress-3.5.1-it_IT.tar.gz

Ora che wordpress è installato sarà configurato tramite la sua interfaccia web, digitare quindi l’indirizzo ip seguito da /wordpress (http://localhost/wordpress) e cliccare “Crea un file di configurazione”. La compilazione del forum successivo dovrà essere compilata come segue:

Nome database: wordpress
Nome utente: wordpress
Password: quella copiata prima
Host: localhost (essendo sempre mysql nello stesso server)
Prefisso tabella: _wp
Esegui ed installa.

Giunti a questo punto l’installazione è completata e il sito in wordpress pronto per essere creato.

Creare una whitelist per spamassassin

A volte spamassassin mette in spam delle mail che non ci dovrebbero andare, di conseguenza bisogna creare una whitelist per spamassassin in modo che a prescindere non marchi come spam determinati indirizzi. Altresì a volte ci sono indirizzi non riconosciuti come spam, e si dovrà creare una blacklist di indirizzi che spamassassin deve per forza bloccare.

Per farlo, semplicemente bisogna editare il file:

nano /etc/spamassassin/local.cf

e alla fine aggiungere in coda le varie mail che vanno in whitelist o in blacklist, ad esempio:

whitelist_from  utente1@example.com
whitelist_from  utente2@example.com

blacklist_from  utente1@spam.com
blacklist_from  utente2@spam.com

Disabilitare una mail in postfix

Nel caso in cui una mail non debba più essere attiva, ma si debba lasciare la possibilità di consultarla tramite imap per visualizzare lo storico, possiamo semplicemente disabilitare in postfix il recapito verso di essa.

Editare il file di impostazioni postfix con:

nano /etc/postfix/main.cf

al suo interno (verso la riga 40) si dovrebbe trovare la parte relativa al smtpd_client_restrictions. Aggiungere alla fine l’opzione relativa al check_recipient_access come segue:

smtpd_client_restrictions =
        check_client_access hash:/etc/postfix/access
        check_recipient_access hash:/etc/postfix/disabled

Editare (o creare) quindi il file delle disabilitazioni con:

nano /etc/postfix/disabled

e al suo interno inserire gli indirizzi da disabilitare con la seguente forma:

utente1@example.com 554 User unknown
utente2@example.com 554 User unknown

A questo punto rendere effettiva la modifica con:

postmap /etc/postfix/disabled
postfix reload

Creare degli alias in postfix

Per creare degli alias in postfix, ovvero una mail virtuale che viene rediretta ad un altra mail reale, bisogna editare il file:

nano /etc/aliases

al suo interno inserire i vari alias tipo:

info: utente1 utente2

in questo caso avremo che la mail virtuale info@example.com sarà girata sia ad utente1@example.com che ad utente2@example.com

Per rendere effettiva la modifica ricaricare le impostazioni con:

postalias /etc/aliases
postfix reload